Se siete appassionati di comunicazione o vi interessa capire come le informazioni vengano manipolate per condizionare le nostre coscienze “Le vie del senso” è un libro che non vi dovete lasciar sfuggire.
Pubblicitaria di grande successo, saggista e profonda conoscitrice del rapporto tra costruzione del pensiero e immagini Annamaria Testa prende spunto da una frase banale, semplice, innocua; frase apparentemente dall’univoco significato “Bella giornata oggi” per dimostrare come il senso delle parole che noi percepiamo sia profondamente influenzato e dominato dalla forma che esse assumono a partire dai caratteri tipografici, dagli sfondi, dalla posizione all’interno di una pagina.

Grazie ad una copiosa raccolta di immagini veniamo condotti attraverso un percorso di consapevolezza delle dinamiche che regolano la formazione dei nostri pensieri, delle nostre opinioni e di conseguenza di come con le giuste parole all’interno di precisi contesti iconografici le nostre idee possano essere plasmate.
Nulla di nuovo sotto il sole, l’autrice lo ha chiarito anche durante una sua recente conferenza a Lugano; la manipolazione di testi e immagini è sempre esistita ed è sempre stata asservita alla propaganda, alle bufale e poi alla pubblicità.
Elemento di novità è il nostro modo di comunicare, la velocità e la quantità di dati che ogni giorno il nostro cervello riceve ed elabora (34 gigabyte!) , un sovraccarico di input che la mala-comunicazione sia essa Fake News o semplice giornalismo partigiano sfrutta per indirizzare le nostre scelte.
Poco male se si tratta di preferire un detersivo ad un altro; molto peggio se ad essere manovrate sono le nostre opinioni politiche.
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